Valerina's creek
vivo sognando o sogno di vivere?
20 agosto 2006
La famiglia Dov’è
Oggi verso le 19 dovevamo uscire per andare a una sagra.
La mamma va a prendere l’auto e dopo un po’ rientra dicendo che manca il frontalino dell’autoradio e, soprattutto, il libretto!
Iniziamo la caccia al tesoro: la casa viene perlustrata in lungo e in largo.
Per sicurezza vado a controllare in macchina se per caso non fossero stati messi in posti strani, ma dopo attenta ricerca, chiudo a chiave l’auto e torno in casa a cercare.
Dopo un po’ troviamo il frontalino: nel cesto di guinzagli e cappottini dei cani ^^’ (non chiedeteci cosa ci facesse lì dentro!)
Dopo un'altra manciata di minuti, anche il libretto viene reperito in un sacchetto pieno di cd…
Bene! Tutto a posto, alla fine siamo in ritardo solo di mezz’ora… possiamo partire ^_^
Ma dove sono le chiavi? Chi le aveva?
Io -.-‘
Dove caspita le ho messe quando sono rientrata in casa?
E chi se lo ricorda? ;_;
In tasca non ci sono, in borsa nemmeno, sul tavolo neanche, appese al muro non sono…
E via a una altra ricerca…
Alla fine le abbiamo ritrovate nella credenza dei bicchieri!
Perché ce le abbia messe rimane un mistero -.-‘

Per la cronaca siamo arrivati alla sagra con un’ora e mezza di ritardo ma siamo lo stesso riusciti a mangiare ^_________^’

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posted by Valia @ 11:24 PM  
5 Comments:
  • At 8/22/2006 04:23:00 PM, Anonymous Anonimo said…

    ...e siete riusciti a mangiare bene spero! ;)

     
  • At 8/22/2006 10:44:00 PM, Blogger Valia said…

    shi shi
    pappa buona :-Q_

     
  • At 8/23/2006 01:08:00 AM, Anonymous Anonimo said…

    Sembra la mia, di famiglia! o_O

     
  • At 9/05/2006 08:49:00 AM, Blogger Christian said…

    Beh, notoriamente gli oggetti inanimati vivono di vita propria. C'era un bellissimo racconto di fantascienza degli anni '50, che mi pare vinse anche un premio Hugo, "Se tutte le ostriche dei mari", di Avram Davidson, nel quale si suppone addirittura che alcuni oggetti si trasformano in altri alle nostre spalle: il protagonista non trovava mai le spille da balia, perché a sua insaputa queste erano lo stato larvale di una specie che si trasformava prima in appendiabiti metallici e poi (una volta raggiunta l'età adulta) in biciclette!

     
  • At 9/06/2006 05:31:00 PM, Blogger Valia said…

    sembra un racconto interessante :D

     
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