09 marzo 2007 |
suicidio in metrò |
Stamattina c'è una persona si è alzata e, spinto da chissà quali disperate motivazioni, ha deciso di porre fine alla sua esistenza in modo eclatante: ha scelto la fermata Duomo della linea rossa della metropolitana così, anche se il treno si fosse fermato in tempo, non sarebbe comunque scampato alla scarica dell'alta tensione che scorre tra le rotaie...
tutto questo ha portato a un notevole disagio per i numerosi fruitori del mezzo sotterraneo che per più di due ore è rimasto inutilizzabile tra le fermate Pagano e Pasteur; in piazza argentina c'erano decine di persone in rassegnata attesa del mezzo di superficie sostitutivo palesemente insufficiente a contenerle tutte...
se davvero si è trattato di suicidio, perchè scegliere una modalità che crea disagio a così tanta gente? ci sono tanti modi per farla finita, meno traumatici per sè e per gli altri. Insomma nessuno mai pensa al povero macchinista che si vede il corpo maciullatto e sfrigolante di un altro esser umano finire sotto le proprie rotaie, o agli addetti che devono ripulire il tutto, o a chi si ritrova testimone involontario di un atto del genere! altro che incubi e psicoterapia...Etichette: varie |
posted by Valia @ 2:26 PM |
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4 Comments: |
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Pare che il tipo si sia salvato...il sito ATM parlava di "tentato suicidio". Grazie a sto genio sono venuto in ufficio in auto...mi vien voglia di andare da lui e dargli il colpo di grazia...:-((
Bacioni
Mike
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io ho letto che il tentativo era effettivamente riuscito...
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Beh, ti ho già detto più o meno come la penso :)
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Nonostante l'atto di un suicida sia veramente atroce e Dio solo sa cosa passa per la mente di persone che hanno deciso di togliersi lavita (mi domando se la lucidità del compiere questo atto estremo, sia sufficiente per comprenderne le conseguenze... credo di no, altrimenti il futuro suicida si renderebbe troppo bene conto di ciò che sta facendo e si fermerebbe, sono d'accordo che troppo spesso ci vanno di mezzo una marea di persone che non c'entrano nulla. Ora, in questo caso, si è trattato di disagi e ritardi e qualche crisi da analista, ma a settembre, nella mia via, è crollata una palazzina per "colpa" di una signora che ha deciso di morire usando il gas. Risultato: sono morte altre quattro persone, tra cui un bimbo di 4 anni (se non sbaglio) e tutte le altre famiglie sono rimaste senza casa. Il palazzo è ancora sventrato e sapendo come vanno le cose in Italia rimarrà così per 10 anni. Ora le famiglie sfollate sono state accolte nel palazzo di piazza Dateo, ma non hanno più la loro casa, i loro affetti. La tragedia una persona si è allargata. Chi è il colpevole? La donna che vveva un disagio così clamoroso da togliersi l'unico bene importante che abbiamo? Chi le stava intorno e le ha causato tale disagio? Chi le era vicino e non ha capito il suo disagio? Chi lo può sapere...
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ci penso... prima o poi troverò qualcosa di intelligente da scrivere....
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Pare che il tipo si sia salvato...il sito ATM parlava di "tentato suicidio".
Grazie a sto genio sono venuto in ufficio in auto...mi vien voglia di andare da lui e dargli il colpo di grazia...:-((
Bacioni
Mike